Il trattamento integrato della malattia di Crohn
Giorgio Marcialis
Medico di Medicina generale

La Malattia di Crohn [descritta nel 1932 dal medico americano Burrill Bernard Crohn (1884-1983)] è una malattia infiammatoria cronica intestinale che può colpire qualsiasi parte del tratto gastrointestinale dalla bocca all’ano.
Mentre la causa della Malattia di Crohn è sconosciuta, si crede sia dovuta alla combinazione di fattori ambientali, immunologici e batterici in individui geneticamente predisposti. Risulta essere un disordine cronico infiammatorio in cui il sistema immunitario del corpo attacca il tratto gastrointestinale possibilmente diretto contro antigeni microbici.
La nutrizione è la terapia basilare della Malattia di Crohn.
I farmaci usati dalla Medicina Allopatica nel trattamento della Malattia di Crohn sono la mesalazina, i corticosteroidi come il prednisone, gli immunosoppressori come l’azatioprina e il metotrexate, i farmaci “biologici” (anticorpi monoclonali anti-TNF, come l’infliximab e l’adalimumab).
In qualche caso è necessaria la chirurgia: per le complicanze come l’ostruzione, le fistole o gli ascessi, o se la malattia non risponde ai farmaci.
Esistono anche terapie complementari per la Malattia di Crohn:
-la Fitoterapia
-l’Omeopatia
-la Nutraceutica Fisiologica
-l’Omotossicologia
-la Medicina Fisiologica di Regolazione (PRM)
-la Microimmunoterapia
-…
che il medico olistico, come me, utilizza per agire sull’infiammazione cronica di basso grado, sull’acidosi, sullo stress ossidativo e sulla sindrome dell’intestino permeabile, i veri fattori etiopatogenetici della malattia.